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giovedì 11 ottobre 2012

I Gladiatori dell'Antica Roma


Il Gladiatore (dal latino gladius, "spada"), era il combattente negli spettacoli di lotta tenuti negli anfiteatri e nei circhi dell'antica Roma. 

La pratica dei combattimenti di gladiatori proviene dall'Etruria come rituale durante i funerali di guerrieri morti. 
A Roma il più antico combattimento di gladiatori menzionato nei testi risale al 264 a.C sul Forum Boarium, situato nel Circo Massimo. 
La loro origine è da ricollegare al cosiddetto munus (termine che ha il significato di obbligazione e di dono). 
I munera gladiatoria, erano dovuti all'abitudine dei personaggi più facoltosi di offrire al popolo intrattenimenti ludici.
Reclutati fra schiavi, criminali, prigionieri di guerra, i gladiatori erano allenati in scuole chiamate ludi, e venivano sottoposti a una disciplina e a un addestramento rigidissimi.
I ludi erano diretti da un proprietario (il lanista), istruttore dei gladiatori che aveva assoluto potere su di loro. 

I gladiatori, secondo le loro attitudini fisiche erano destinati a maneggiare armature differenti: Reziari (Tridente e Rete), Secutores (Scudo e Spada), Traci (Rotella e Pugnale), Mirmilloni (Casco e Scudo). 

Sulla celebre usanza del pollice verso, le fonti sono discordanti. 
Quando un gladiatore aveva sopraffatto l'avversario, si volgeva verso gli spettatori: questi, agitando un fazzoletto potevano salvare il perdente, mentre voltando il pollice all'ingiù lo condannavano a morte. 
Indubbiamente il pubblico era chiamato ad esprimere il suo gradimento, e forse anche la volontà di vita e di morte; ma era raro che un gladiatore professionista venisse ucciso, perché l’addestramento e il mantenimento di questi atleti era molto dispendioso. 

Un gladiatore passato alla storia fu Spartaco, capo di un'insurrezione di schiavi a Capua nel 73 a.C. 
La più grandiosa competizione gladiatoria fu offerta da Traiano (107 d.C.) con 5000 coppie e la più curiosa fu quella di Domiziano (90 d.C.) tra donne e nani. 

L'imperatore Costantino vietò i combattimenti di gladiatori nel 325 d.C., ma essi continuarono fino al 500.

3 commenti:

  1. Sicuramente la nostra società e le sue abitudini non sono rose e fiori, ma tanto bello non era nemmeno vivere al tempo dei romani, soprattutto se eri costretto a divenire gladiatore.

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  2. grazie Sonia di queste informazioni dettagliate,serena notte

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  3. Ho trovato qui conferma delle origini etrusche dei giochi dei gladiatori.

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