La volpe, così si racconta, invitò per prima la cicogna a cena e le pose su un piatto molto largo e basso un buon brodetto, che la cicogna, pur desiderosa di cibo, non poteva in alcun modo gustare a causa del suo becco. 
A sua volta cicogna invitò la volpe; preparò un pasto succulento che servì dentro una damigiana con l'apertura molto stretta; la cicogna mangiava avidamente grazie al suo becco ma la volpe non poté assaggiarne neanche un pò. 
E mentre la volpe continuava a lambire inutilmente il collo della fiasca, alla fine la cicogna ammonì: 
"Ognuno sopporti di buon animo l’esempio che ha dato". 
Morale della favola: 
Non si deve nuocere a nessuno, ma punisci chi ne fa a te con la sua stessa legge. 
Insomma chi la fa l’aspetti! 





Mi incantò già da bambino!
RispondiEliminaUn classico di Fedro. Io simpatizzavo per la cicogna!
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