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lunedì 28 febbraio 2011

La Festa della Neve - La Yukimatsuri a Sapporo


La Yukimatsuri è una tra le più importanti feste invernali giapponesi. Si svolge a Sapporo nel Giappone settentrionale dal 5 all'11 Febbraio.
La Festa della Neve offre la visione di centinaia di bellissime statue e sculture di ghiaccio. I luoghi  del Festival si svolgono lungo il parco di Odori, al Palaghiaccio Sapporo Dome e lungo la via principale di Susukino (lungo la via di fronte alla stazione).

E' caratterizzata da una  competizione di sculture di neve spettacolari. Si tratta di una gara internazionale che offre alle squadre provenienti da tutto il mondo la possibilità di mostrare le proprie abilità scultoree sulla neve.
Le origini di questo evento risalgono all’anno 1950, quando un gruppo di sei studenti costruì nell’Odori Park sei sculture di neve.
Fu però solo nel 1955, che cominciarono a vedersi delle massiccie e grandi sculture di neve, realizzate dalle Forze di Autodifesa del Giappone della vicina base Makomanai, enormi sculture per cui oggi il Festival è famoso.

Aforismi e citazioni sui Sogni


Noi siamo fatti della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni e la nostra breve vita è circondata dal sonno.
(William Shakespeare)

Scuotetevi di dosso codesto molle sonno,che altro non è se non la contraffazione della morte.
(William Shakespeare)

Ma tu chi sei che avanzando nel buio della notte inciampi nei miei più segreti pensieri?
(William Shakespeare)

Cosi' comeuna giornata spesa bene da lieto dormire,cosi' una vita spesa bene da lieto morire.
(Leonardo da Vinci)

Per sognare di più e con ciò essere testimoni del viaggio notturno dell'anima, bisogna mangiare poco la sera,dormire sul duro ,e soprattutto addormentarsi coscientemente e non lasciarsi andare al sonno.

La sola esperienza paragonabile alla morte è quella del passaggio dal normale stato di veglia al sonno e che ognuno può farsene una idea prestando attenzione a quell'attimo,restando fino all'ultimo cosciente.
(Tiziano Terzani)

Ilgiorno è l'ombra della notte,la vita è l'ombra della morte.
(Veda)

La speranza è un sogno ad occhi aperti.
(Aristotele)

Che è il sonno, se non l'immagine della gelida morte.
(Ovidio)

Momenti di solitudine totale sono vitali per il proprio benessere almeno quanto il sonno.
(Anne Dickson)

Qualunque desiderio o bisogno ha l'effetto di inibire il sonno.
(Sigmund Freud)

Sogna perchè nel sonno puoi trovare quello che il giorno non ti puo' dare.
(Jim Morrison)

La perenne tentazione della vita è quella di confondere i sogni con la realtà.
(Jim Morrison)

Bisogna sempre lasciar trascorrere la notte sulle ingiurie del giorno innanzi.
(Napoleone Bonaparte)

Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei loro sogni.
(E. Roosvelt)

L'occhio vede le cose in maniera più chiara nei sogni di quanto non riesca a vederle nella veglia
(Leonardo da Vinci)

venerdì 25 febbraio 2011

Poesia A Carnevale di Juan Ramòn Jiménez


Juan Ramòn Jiménez

A Carnevale

A Carnevale i ragazzi si travestono
chiassosamente da pagliacci.

Lungo la strada
i coriandoli rotolavano
sotto la sferza pungente
del forte vento del pomeriggio.

Un gruppo di donne
sulla piazza girava allegramente
intorno ad un asino.

I ragazzini, vedendolo imprigionato,
ragliavano per farlo ragliare.

Tutta la piazza
non era che un concerto di ragli,

mercoledì 23 febbraio 2011

Le Maschere di Carnevale - Arlecchino


Arlecchino è la celebre Maschera della Commedia dell'Arte, originaria di Bergamo e riconoscibile per il costume tappezzato da losanghe di stoffa, verdi, gialli, blu e rossi . L'origine di Arlecchino si fa risalire a Sannio, personaggio fauno e barbuto delle farse latine, divenuto in seguito lo Zanni (Giovanni) della Commedia dell'Arte.

Il nome invece deriverebbe dal francese antico Hellequin, diavolo buffo delle leggende medievali.

Nel XVI secolo Arlecchino divenne la maschera più popolare del teatro dell'arte italiano; all'abito variopinto aggiunse una maschera nera sul viso, un cappello bianco, una borsa di cuoio legata alla cintura e una spatola di legno (il batocio veniva usato dai bergamaschi per girare la polenta e per condurre la vacche al pascolo).

lunedì 21 febbraio 2011

Davide Van de Sfroos - Yanez Testo e Video


Yanez

Sale scende la marea e riporta la sua rudeera
un sèdell e una sciavata e una tuletta de Red Bull
Sandokan cun’t el mohito e’l bigliett cun soe l’invito
Sandokan che ha imparato a pilotare le infradito

la geent che la rüva al maar taant per dì che l’è staada
che cul getton de la sala giochi
el càvall el moev un zicch el cüü
uduu de fritüüra de pèss e de piza de purtà via
Kamammuri l’è de sessant’ann che sta
soel dondolo de la pension

Yanez de Gomera se regordet cume l’era?
adess biciclett e vuvuzela e g’ha el Suzuki anca Tremal Naik
Yanez de Gomera se regordet de James Brook?

El giüga ai caart giò al Bagno Riviera
e i hann dii che l’è sempru ciucch
stuzzichini, moscardini e una bibita de quartu culuur
abbronzati, tatuati i henn pirati vegnüü de Varees
la pantera, gonna nera, canottiera, cameriera
moev el cüü anca senza i gettoni
ma l’è che dumà per cambiàtt el büceer

Sandokan in soe la spiaggia cui müdand della Billabong
G’ha l’artrite e g’ha el riporto,
partiss per Mompracem cul pedalò
e i Dayki cun scià la Gazzetta
g’hann mea teem per tajatt el coo
i lassen la spada suta l’umbrelon e fan piu danni con l’iPhone

La Sartiglia di Oristano - Su Componidori


La Sartiglia (Sartilla) è una famosa giostra equestre carnevalizia che si svolge ogni anno l'ultima domenica e il martedì di carnevale ad Oristano in Sardegna.
Sono i due Gremi gremi ( le antiche corporazioni delle arti e mestieri) a scegliere e selezionare chi, tra tanti aspiranti, vestirà i panni del capo corsa ed indosserà una fascinosa maschera androgina.
Al Gremio dei Contadini è affidata l'organizzazione della Sartiglia che si corre la domenica, mentre quello dei Falegnami organizza invece la corsa del martedì.
In occasione della festività del santo patrono vengono rinnovate le cariche sociali e si procede alla nomina de s'Oberaju Majore (o Majorale), cui spetta il compito di scegliere su Cumponidori.

Il protagonista della Sartiglia è su Componidori, uomo e donna al tempo stesso. La sua vestizione è un rituale mitico: lui la celebrità della Festa.
Ultimata la vestizione su Cumponidori, preceduto da un corteo in abito tradizionale sardo, dai membri del gremio e da tamburini e trombettieri, unitamente ai suoi luogotenenti su Segundu Cumponi e su Tertzu Cumponi, si mette alla testa di altri 117 cavalieri mascherati, con cavalli riccamente bardati, e si dirige verso la via Duomo.

Qui, dopo aver benedetto la folla che lo attende, consegna Sa pipia de maju a s'Oberaju Majore per riceverne le spade con cui effettuerà la cerimonia dell'incrocio delle spade: al di sotto della stella che è stata appesa sul percorso, per tre volte incrocia la propria spada con quella de su Segundu con evidente significato propiziatorio.
Lui stesso tenterà per primo la sorte, lanciandosi al galoppo con la spada tesa nel tentativo di infilzare la stella. L'onore sarà concesso poi dapprima ai suoi aiutanti di campo e poi, cavallerescamente, alla pariglia dell'altro Cumponidori.

sabato 19 febbraio 2011

La Crus Parlami d'amore Mariù - Sanremo


Serata di Sanremo in onore dell'Unità d'Italia

Parlami d'amore Mariù

Come sei bella, più bella stasera, Mariù;
splende un sorriso di stella negli occhi tuoi blu!
Anche se avverso il destino domani sarà,

Oggi ti sono vicino,
perché sospirar? ... Non pensar!

Parlami d'amore Mariù:
tutta la mia vita sei tu!
Gli occhi tuoi belli brillano,
fiamme di sogno scintillano!

Dimmi che illusione non è;
dimmi che sei tutta per me! ...

Qui sul tuo cuor, non soffro più,
parlami d'amore, Mariù.

So che una bella e maliarda sirena sei tu;
so che si perde chi guarda quegli occhi tuoi blu!
Ma che m'importa se il mondo si burla di me?  

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