"Kafka sulla spiaggia" dello scrittore giapponese Haruki Murakami
Qualche volta il destino assomiglia a una tempesta di sabbia che muta incessantemente la direzione del percorso.
Per evitarlo cambi l’andatura. E il vento cambia andatura, per seguirti meglio.
Tu allora cambi di nuovo, e subito di nuovo il vento cambia per adattarsi al tuo passo. Questo si ripete infine volte, come una danza sinistra col dio della morte prima dell’alba.
Perché quel vento non è qualcosa che è arrivato da lontano, indipendente da te.
E’ qualcosa che hai dentro. Quel vento sei tu.
Perciò l’unica cosa che puoi fare è entrarci, in quel vento, camminando dritto, e chiudendo forte gli occhi per non far entrare la sabbia.
Attraversarlo, un passo dopo l’altro. Non troverai sole né luna, nessuna direzione, e forse nemmeno il tempo.
Soltanto una sabbia bianca, finissima, come fatta di ossa polverizzate, che danza in alto nel cielo.
Devi immaginare questa tempesta di sabbia. E naturalmente dovrai attraversarla, quella violenta tempesta di sabbia.
E’ una tempesta metafisica e simbolica. Ma per quanto metafisica e simbolica, lacera la carne come mille rasoi.
Molte persone verseranno il loro sangue, e anche tu forse verserai il tuo. Sangue caldo e rosso. Che ti macchierà le mani.
E’ il tuo sangue, e anche sangue di altri.
Poi, quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo.
Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero. Ma su un punto non c’è dubbio.
Ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi è entrato.
Ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi è entrato.
Sì, questo è il significato di quella tempesta di sabbia
"Qualche volta il destino assomiglia a una tempesta di sabbia che muta incessantemente la direzione del percorso."
RispondiEliminaPiù che mai vero!
Buon fine settimana
Uno scritto bellissimo, c'è da passarci ore a rifletterci sopra.
RispondiEliminaGrazie per averlo condiviso e un abbraccio
La difficoltà sta proprio nel riuscire a viverci in mezzo a quella tempesta di sabbia..
RispondiEliminaBella però questa citazione!
E' vero, ogni violenta crisi esistenziale, se riesci a superarla, ti cambia profondamente. Splendida metafora quella del vento.
RispondiEliminaVivere nella tempesta è una costante, bisogna saper navigare!
RispondiEliminaMolto attuale!
RispondiEliminaNon esistono vite vere senza tempeste violente e ogni tempesta ci modifica un po', a volte ci rende più forti a volte più vulnerabili, a volte ci fa maturare e a volte ci fa ritornare quasi bambini, credo che quello che conta è cercare non di sprecare energie a scappare dalle tempeste della vita ma affrontarle, lasciarsi avvolgere da questa sabbia che ci fa male, a volte ci fa sanguinare, ma fa di noi persone nuove.
RispondiEliminaCiao, buona domenica .
Antonella
Le tempeste della vita creano tumulti, ma spazzano via anche molte macerie.
RispondiEliminaIl cambiamento che ne deriva per quanto sia stato doloroso, porta spesso ad una rinascita interiore, ad una nuova dimensione personale.
Buona domenica my friends!