Nelle Metamorfosi di Ovidio è narrata la storia dello scultore Pigmaglione.
Costui era figlio di Cipro ed essendo insoddisfatto delle donne che non trovava mai all’altezza delle sue aspettative, costruì una statua d’avorio di cui si innamorò.
Pigmalione, ispirato dal suo talento artistico, aveva modellato una statua femminile, nuda e d'avorio della quale si innamorò perdutamente, considerandola il proprio ideale femminile, di una bellezza superiore a qualsiasi donna vivente.
Nel periodo delle cerimonie in onore di Afrodite, Pigmalione si recò al tempio della dea, esortandola di concedergli per sposa, la musa tanto venerata che aveva forgiato:
"O dèi, se è vero che voi potete concedere tutto, io
ho un desiderio: vorrei che fosse mia sposa una donna simile a quella
d'avorio!"
Afrodite impietosita dal suo caso fece innalzare le fiamme dell'altare fino al cielo per tre volte, manifestando così il suo assenso alla richiesta.
La dea diede vita a questa statua e Galatea fu il suo nome.
Pigmalione e la donna si sposarono ed ebbero un figlio di nome Pafo, che fondò a Cipro la città di Pafo e vi costruì il famoso tempio di Afrodite.
Pigmalione era un passo avanti a tutti. Lui ha creato una statua di cui si era innamorato e ha chiesto agli dei di darle la vita. Oggi ci sono stronzi che hanno donne vere che li amano e loro le uccidono.
RispondiEliminaBuona giornata, un abbraccio
enrico
La mitologia ha in sé qualcosa di grandemente affascinante, forse perché ci riporta alle nostre radici e al sogno.
RispondiEliminaRiletto come qui, un mito invero superbo!
RispondiEliminaI miti sono sempre molto affascinanti...
RispondiEliminaCerto era un pò incontentabile questo Pigmaglione.