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giovedì 29 dicembre 2011

Effetto Mozart: I bambini prematuri crescono più rapidamente ascoltando Mozart


L’Effetto Mozart sembra funzionare anche per i bambini nati prematuri.

Una ricerca condotta dai ricercatori del Sourasky Medical Center di Tel Aviv ha rivelato che i bimbi prematuri si rilassano e crescono più rapidamente ascoltando la musica di Mozart.

Infatti, durante questo studio i ricercatori hanno fatto ascoltare Mozart ai neonati per trenta minuti, mentre tenevano sottocontrollo le energie che spendevano.
Gli studiosi Dror Mandel e Ronit Lubetzky studiando una ventina di bambini prematuri, hanno scoperto che, dopo i primi dieci minuti di ascolto, il loro metabolismo rallentava del 15 per cento e questo consentiva loro di acquistare peso più velocemente.

L’effetto è causato dalla strurrura delle composizioni di Mozart, che tendono a ripetere la stessa linea melodica e rilassano il cervello dei bambini, ripercuotendosi positivamente sulla loro crescita.
Confrontando i dati, l’ascolto delle note mozartiane è stato correlato a una crescita più rapida nei bambini studiati rispetto a quella dei bambini prematuri che non sono stati sottoposti all'esperimento.

Fare il tè è una lezione di vita... di Namita Devidayal


Tratto da: La stanza della musica della scrittrice indiana Namita Devidayal"

Fare il tè è una lezione di vita ", mi disse.

" Credi di averlo praparato solo perchè hai messo il bollitore sul fornello e ci hai buttato dentro le foglie.
 Ma riflettici un attimo : in realtà, qualcuno ha coltivato le piante del tè, qualcuno altro le ha potate e qualche poveraccio ha impacchettato le foglie. Un tizio ha munto una vacca e un altro ha spremuto le canne per ricavarne lo zucchero.

Ed è grazie al fuoco che puoi mettere l'acqua a bollire.

martedì 27 dicembre 2011

Non respingere i Sogni - Poesia di Pedro Salinas


Non respingere i sogni

Non respingere i sogni perché sono sogni.
Tutti i sogni possono
essere realtà, se il sogno non finisce.

La realtà è un sogno. Se sogniamo
che la pietra è pietra, questo è la pietra.
Ciò che scorre nei fiumi non è acqua,
è un sognare, l’acqua, cristallina.

La realtà traveste
il sogno, e dice:
"Io sono il sole, i cieli, l’amore".

Ma mai si dilegua, mai passa,
se fingiamo di credere che è più che un sogno.
E viviamo sognandola.

sabato 24 dicembre 2011

Let it Snow Lyric - Buon Natale!


Let it snow

Oh, the weather outside is frightful,
But the fire is so delightful,
And since we've no place to go,
Let it snow, let it snow, let it snow.

It doesn't show signs of stopping,
And I brought some corn for popping;
The lights are turned way down low,
Let it snow, let it snow, let it snow.

When we finally say good night,
How I'll hate going out in the storm;
But if you really hold me tight,
All the way home I'll be warm.

martedì 20 dicembre 2011

La tradizione degli Zampognari di Natale


Nel periodo Natalizio puntualmente arrivano nelle piazze e nelle strade delle città italiane i suonatori di zampogna, gli antichi suonatori che annunciano la novena dell'Immacolata ed invitano all'attesa del Santo Natale.

La leggenda narra che San Francesco abbia inserito per primo una coppia di suonatori di zampogna nel suo Presepe.
 
La zampogna, uno strumento musicale arcaico a fiato, è diffuso largamente in Italia centro-meridionale.
Se è vero che la zampogna nei grandi centri urbani si usa solo nel periodo natalizio, in ambito rurale-pastorale questa accompagna tutti gli accadimenti dell'anno (processioni, rituali, feste).
 
La zampogna più semplice possiede un'unica canna, ma di solito sono presenti almeno due canne, una utilizzata per intonare la melodia e l'altra di bordone.

sabato 17 dicembre 2011

L'albero di Natale Poesia di Nazim Hikmet



L'Albero di Natale

A sud del golfo di Finlandia la notte
vicino al mare brumoso
l'albero di Natale scintilla
tra oscure torri gotiche
corazze di cavalieri teutoni
e ciminiere di fabbriche

l'albero di Natale
l'albero di Natale canta
sulla piazza bianca di neve
canzoni dell'Estonia
lunghissimo scintillante
pagliuzzato d'oro

l'albero di Natale
tu sei nella palla di vetro rosso
i tuoi capelli son paglia gialla le ciglia azzurre
sono io che l'ho appesa
mettendotici dentro
il tuo collo bianco è lungo e rotondo

mercoledì 14 dicembre 2011

Aforismi sul Natale - Citazioni Natalizie


Babbo Natale ha avuto una brillante idea: andare a trovare la gente una volta l'anno.
Victor Borge

Il Natale, bambini, non è una data. E' uno stato d'animo.
Mary Ellen Chase

Ricorda se non riesci a trovare il Natale nel tuo cuore, non potrai trovarlo sicuramente sotto un albero.
Charlotte Carpenter

Quanti festeggiano il compleanno di Cristo! E quanto pochi seguono i suoi precetti! E' più facile festeggiare le vacanze che rispettare i comandamenti.
Benjamin Franklin

Una buona coscienza è un Natale perpetuo.
Benjamin Franklin

Non è strano che a Natale qualcosa ti faccia rattristare tanto? Non so esattamente cosa ma è qualcosa a cui non dai molta importanza non avendolo provato in altri momenti.
K. Bosher

Onorerò il Natale nel mio cuore e cercherò di tenerlo con me tutto l'anno.
Charles Dickens

E' Natale ogni volta che sorridi a un fratello e gli tendi la mano. E' Natale ogni volta che riconosci con umiltà i tuoi limiti e la tua debolezza. E' Natale ogni volta che permetti al Signore di rinascere per donarlo agli altri.
Madre Teresa di Calcutta

L'umanità è una grande e immensa famiglia. Troviamo la dimostrazione di ciò da quello che ci sentiamo nei nostri cuori a Natale
Papa Giovanni XXIII

Desidero una rosa a Natale non più di quanto desideri una nevicata nella nuova e fresca allegria di maggio; ogni cosa a suo tempo.
William Shakespeare

Luciano Pavarotti Rigoletto - La Donna è Mobile



La donna è mobile è uno dei brani operistici più popolari. La canzone viene intonata dal Duca di Mantova  nel terzo atto del Rigoletto di Giuseppe Verdi (1851).

La donna è mobile
Qual piuma al vento
Muta d'accento
E di pensiero.

Sempre un a mabile
Leggiadro viso,
In pianto o in riso,
è mensognero.

La donna è mobile
Qual piuma al vento,
Muta d'accento
E di pensier,

E di pensier,
E di pensier!

E' sempre misero
Chi a lei s'affida,
Chi a le s’ confida,
Mal cauto il core!

lunedì 12 dicembre 2011

La Laguna Blu in Islanda - Grindavík



Non siamo ai tropici, ma nella splendida Islanda. Poco distante da Reykjavik si trova l'incantevole laguna cristallina.
Si trova a Grindavík, a soli 40 minuti dalla capitale e a circa 20 Km dall'aeroporto di Keflavík.

La Blue Lagoon ( islandese : "Blaa lónið")  ed è una delle attrazioni geotermiche più visitate in Islanda.
La Laguna Blu è una stazione termale naturale circondata da colate di lava e spiagge di sabbia nera.

Le acque calde sono ricche di minerali come il silicio e zolfo e fare il bagno nella Laguna Blu è una cura benessere ideale per le persone che soffrono di malattie della pelle.

sabato 10 dicembre 2011

I 5 piatti Etnici più disgustosi del mondo Video Focus On Top



I 5 piatti più disgustosi del mondo secondo la classifica Focus On Top

Paese che vai pietanza che trovi. Ogni cultura ha una propria tradizione culturale e gastronomica.
Piatti che noi riteniamo disgustosi per molte popolazioni sono delle squisite prelibatezze.

Probabilmente è il continente Asiatico a detenere il maggior numero di cibi che a noi sembrano più stomachevoli.
Tipici delle tavole del sud est asiatico sono serpenti, zampe di orso, testicoli di tigre, la vescica delle carpe, l'utero della scrofa, cani, ratti e una specialità chiamata century egg, ossia l'uovo marcio.

giovedì 8 dicembre 2011

Angelo Branduardi - Vanità di Vanità


Vanità di Vanità

Vai cercando qua, vai cercando là,
ma quando la morte ti coglierà
che ti resterà delle tue voglie?
Vanità di vanità.

Sei felice, sei, dei pensieri tuoi,
godendo solo d'argento e d'oro,
alla fine che ti resterà?

Vanità di vanità.

Vai cercando qua, vai cercando là,
seguendo sempre felicità,
sano, allegro e senza affanni.

Vanità di vanità.

mercoledì 7 dicembre 2011

Jean-Francois Rauzier Le Hyperphoto Oniriche


Jean-Francois Rauzier è un'artista francese, diventato famoso per le sue cosiddette "Hyperphoto".

Fotografo e scultore professionista dal 1976, nel 2002 il suo lavoro ha preso una piega innovatrice quando creò la sua prime "Hyperphoto", costruite secondo una speciale tecnica che consiste nel creare una sorta di puzzle, utilizzando centinaia di foto per dar vita ad una sola fotografia.

Prendendo centinaia di immagini ad alta risoluzione e la loro combinazione digitale, Rauzier ha realizzato fantastiche immagini.
Nelle sue opere monumentali si mescolano l’infinitamente grande con l’infinitamente piccolo creando un mosaico affascinante e onirico.


“Come fotografo - afferma Rauzier - posso usare il mezzo per catturare la realtà.

lunedì 5 dicembre 2011

Conosco delle Barche Poesia di Jacques Brel


Conosco delle Barche

Conosco delle barche che restano nel porto per paura
che le correnti le trascinino via con troppa violenza.
Conosco delle barche che arrugginiscono in porto
per non aver mai rischiato una vela fuori.

Conosco delle barche che si dimenticano di partire
hanno paura del mare a furia di invecchiare
e le onde non le hanno mai portate altrove,
il loro viaggio è finito ancora prima di iniziare.
 
Conosco delle barche talmente incatenate
che hanno disimparato come liberarsi.
Conosco delle barche che restano ad ondeggiare
per essere veramente sicure di non capovolgersi.
 
Conosco delle barche che vanno in gruppo
ad affrontare il vento forte al di là della paura.
Conosco delle barche che si graffiano un po’
sulle rotte dell’oceano ove le porta il loro gioco.

venerdì 2 dicembre 2011

Il Mito di Iside Dea Egizia


Iside o Isis (in lingua egiziana Aset, trono), è la dea della maternità e della fertilità nella mitologia egizia.

Sorella e sposa di Osiride, giudice dei morti, e madre di Horus, dio del Cielo.
Antichi racconti attribuivano a Iside poteri magici e spesso veniva rappresentata con sembianze umane e corna bovine.
Secondo il mito, il loro perfido fratello Seth, invidioso del loro regno aveva ordito un inganno ai danni del fratello Osiride.
Durante un banchetto, fece portare un ricco scrigno fra i convitati, promettendo di farne dono a chiunque, entrandovi, l'avesse occupato interamente con il proprio corpo.
Lo scrigno era stato costruito su misura esatta di Osiride.
Osiride cadde nella trappola ed entrò nello scrigno preparato per lui. Seth e i suoi complici serrarono il coperchio e gettarono lo scrigno nel fiume Nilo.

A questo punto cominciarono le vicissitudini di Iside alla ricerca del corpo del marito.
Durante uno dei suoi viaggi venne a sapere che lo scrigno era stato trasportato dalla corrente del Nilo fino al mare.
Qui, giunto a Biblo, si era arenato vicino a un cespuglio, si era allora trasformato in una splendida acacia.
Un giorno il re di Biblo lo vide e ordinò che venisse tagliato per farne una colonna per il suo palazzo.

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