giovedì 30 settembre 2010
Proverbi arabi - Una tempesta di sabbia passa, le stelle rimangono...
Una mela non cade mai troppo lontano dal suo albero.
Allunga il passo secondo la grandezza del tuo tappeto.
Una volta intrecciati, anche i capelli più sottili divengono più forti di una catena di ferro.
Esamina ciò che viene detto, non quello che parla.
Butta in mare un uomo fortunato e tornerà a galla con un pesce in bocca.
Quando il cane ha denaro gli si dice "Signor Cane".
La prima volta che tu m'inganni la colpa è tua, ma la seconda volta la colpa è mia.
Trattate i complimenti che vi fanno come profumi: odorateli ma non inghiottiteli.
L'amore è come la luna, se non cresce cala.
Non gettare la pietra nel pozzo dopo averci bevuto.
Una tempesta di sabbia passa, le stelle rimangono.
Sotto il sole del deserto il cammelliere fa i suoi progetti, ma li fa anche il cammello.
Non bastano tutti i cammelli del deserto per comprarti un amico.
Se per sfortuna la tua sorte sarà di mendicare, bussa soltanto ai cancelli grandi.
Se apri l'occhio del tuo cuore, potrai veder cose altrimenti invisibili. Chi pensa bene degli altri avrà sempre un amico, chi pensa male del prossimo morirà abbandonato.
domenica 26 settembre 2010
Aurore Polari - Spettacolo della Natura
L'aurora polare è un fenomeno luminoso che si manifesta ad alta quota, solitamente al di sopra dei 70° di latitudine nord o sud. Si distingue in aurora boreale o aurora australe a seconda che si verifichi nell'emisfero settentrionale o in quello meridionale.
Il fenomeno dell'aurora boreale si può osservare nel cielo notturno delle regioni polari del nostro pianeta in concomitanza con i periodi di massima attività magnetica del Sole. Si tratta di intensi e suggestivi bagliori prodotti dall'interazione delle particelle provenienti dal Sole con i gas dell'atmosfera.
Sono generate da particelle elementari emesse dal Sole le quali, giungendo in prossimità della Terra, vengono deviate dal campo magnetico terrestre e attratte dai suoi poli; quando penetrano nella ionosfera, dove i gas sono rarefatti e ionizzati, interagiscono con l'azoto e con l'ossigeno che, eccitandosi, emettono i loro spettri caratteristici. Le aurore polari si presentano di solito come raggi, archi, bande, cortine o fasci di luce diffusa fluttuanti, di aspetto e di luminosità variabili.
martedì 21 settembre 2010
La Cappadocia e i Camini delle Fate
Le "Peribacalar" Camini delle Fate è un paesaggio fiabesco e lunare che si presenta agli occhi di chi raggiunge la Cappadocia, regione con al centro le città di Nevsehir, Avanos e Urgup.
La loro formazione è dovuta all'eruzione di due vulcani, lo Hasan Dagi e l'Ercyas Daği, circa 8 milioni di anni fa. Ceneri e lapilli hanno formato le ampie distese di tufo, la lava il solido strato di basalto superiore. Le erosioni successive ne hanno modellato il caratteristico aspetto attuale. Contadini, monaci ed eremiti ne hanno successivamente ricavato case e chiese, intagliando la roccia ed affrescando le pareti.
Dapprima rifugio di anacoreti ed eremiti cristiani, poi di intere popolazioni che scavarono le loro abitazioni nel tufo calcareo.
Per sfuggire alle persecuzioni e ai saccheggi gli abitanti scavarono sottoterra intere città , dotate di pozzi di aerazione e articolate in zone dormitorio, refettori, depositi di grano, magazzini, stalle, cucine comuni e luoghi di incontro.Il panorama incantevole dei "Camini delle fate" non è la sola attrazione della Cappadocia.
sabato 18 settembre 2010
Giacomo Leopardi - L'Infinito
Giacomo Leopardi (Recanati 1798 - Napoli 1837)
Giacomo Leopardi era primo di otto figli del conte Monaldo, uomo colto ma chiuso nei confronti delle innovazioni del mondo, e di Adelaide Antici, donna energica e poco affettuosa.
L’Infinito
Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quiete io nel pensier mi fingo;
ove per poco il cor non si spaura.
È ritenuto il maggior poeta dell'Ottocento italiano e una delle più importanti figure della letteratura mondiale, oltre a rappresentare una delle principali figure del Romanticismo letterario.
Secondo Leopardi la poesia è una folgorazione interiore, rapida e segreta.
Per questo non può esservi altra poesia che la lirica. Essa non esclude la meditazione, ma la rielabora nella musicalità e nell'immagine del componimento poetico.
Spesso il poeta compiange se stesso per essere uscito dall'illusione fanciullesca della felicità .
Altre volte, come nell'Infinito, si immedesima con il battito vuoto e meccanico della natura e sembra trovare, in questo annientamento, la pace.
L’Infinito
Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quiete io nel pensier mi fingo;
ove per poco il cor non si spaura.
mercoledì 15 settembre 2010
La Sardegna lacustre - Il lago Mulargia
Il lago Mulargia è un lago artificiale si trova in Sardegna, al confine della provincia di Nuoro e ricade nei territori dei comuni di Orroli, Goni, Nurri e Siurgus Donigala.
È stato realizzato tra il 1951 e il 1958 con lo sbarramento del Riu Mulargia, per convogliare le acque del bacino adiacente del Flumini Mannu e alimentare gli acquedotti di Cagliari e di altri 29 comuni.
Ma la sua importanza non è dovuta unicamente alla sua funzione idrica: è contornato, infatti, da rigogliose colline verdeggianti che convogliano verso le sue coste frastagliate, e il suo interno è ornato da molti isolotti che assumono l'effetto di una meravigliosa macchia azzurra incastonata nel verde.
Il lago negli ultimi anni è diventato un punto d'attrazione: attrezzato di impianti sportivi, ogni anno è animato da competizioni di canottaggio e pesca. Di grande interesse l'escursione su battello per apprezzare meglio le bellezze del paesaggio.
Il lago negli ultimi anni è diventato un punto d'attrazione: attrezzato di impianti sportivi, ogni anno è animato da competizioni di canottaggio e pesca. Di grande interesse l'escursione su battello per apprezzare meglio le bellezze del paesaggio.
lunedì 13 settembre 2010
Taj Mahal - Promessa d'amore
Il Taj Mahal significa Palazzo della Corona è situato ad Agra, nell'India settentrionale.
Questo mausoleo fu fatto costruire nel 1632 dall'imperatore Moghul Shah Jahan in memoria della moglie Arjumand Banu Begum principessa originaria della Persia.
Mumtaz Mahal mori' mentre accompagnava suo marito a Behrampur, durante una campagna per schiacciare una ribellione. Aveva appena dato alla luce il loro quattordicesimo figlio. La sua morte fu un vera tragedia per l'imperatore, al punto che i suoi capelli e la sua barba nel giro di pochi mesi diventarono completamente bianchi per il dolore.Mentre Mumtaz Mahal era ancora in vita, aveva chiesto all'imperatore di farle quattro promesse nel caso in cui fosse morta prima di lui.
Per prima promessa gli chiese di costruire il Taj; la seconda era che si sarebbe dovuto sposare di nuovo per dare una nuova mamma ai loro figli; la terza promessa era che sarebbe sempre stato buono e comprensivo con i loro figli; e la quarta, che avrebbe sempre visitato la sua tomba nell'anniversario della sua morte.
Il Taj Mahal sorge su una base di pietra arenaria rossa sormontata da un'enorme terrazzo di marmo bianco sul quale si posa la famosa cupola affiancata dai quattro minareti affusolati.
venerdì 10 settembre 2010
I Berberi - Lingua e Cultura Beduina
I Berberi sono popolazioni autoctone che abitano ampie zone dell'Africa settentrionale.
Esse per definirsi non utilizzano il nome berberi (dall'arabo al-Barbar, derivato probabilmente dal greco bárbaroi, "stranieri"), bensì quello di imazighen, che significa "uomini liberi".
Nel corso dei secoli, i berberi si mescolarono con vari gruppi etnici, particolarmente con gli arabi, e si distinguono oggi in base alla lingua comune, più che per le caratteristiche razziali.
Gli Imazighen, cioè i Berberi, sono una popolazione europoide dell'Africa del Nord (Tamazgha).
Sembra che almeno fino all'età del Bronzo (circa 1200 a.C.), tra le popolazioni berbere fosse piuttosto diffusa la depigmentazione, come carattere genetico, documentata anche da pitture rupestri del Tassili e in iscrizioni egiziane.
La depigmentazione sopravvive in forma residuale ancora oggi particolarmente tra i berberi dell'Atlante in Marocco che non raramente hanno occhi azzurri e capelli rossicci.
La maggior parte della popolazione in Algeria, Marocco e Tunisia è di origine berbera.
Ma i Berberi si trovano anche in Libia, Mauritania, Egitto ed alcuni stati dell'Africa occidentale, soprattutto nel Niger e in Mali (Tuareg).
La letteratura berbera è essenzialmente una letteratura popolare; non mancano tuttavia alcune opere di carattere dotto, tra cui alcuni libri sacri di imitazione coranica.
La letteratura berbera è essenzialmente una letteratura popolare; non mancano tuttavia alcune opere di carattere dotto, tra cui alcuni libri sacri di imitazione coranica.
mercoledì 8 settembre 2010
India - Boom di creme schiarenti anche per gli uomini!
India boom di creme schiarenti anche gli uomini indiani ambiscono ad avere una pelle bianca.
Sempre più uomini indiani sognano di avere la pelle chiara. Mentre in passato erano solo le donne che si sottoponevano a trattamenti sbiancanti, adesso sono i loro mariti, fidanzati e figli a spendere una fortuna in creme e lozioni
Secondo quanto riporta l'agenzia Ians, il mercato dei prodotti schiarenti per uomini cresce del 25% all'anno, tre volte di piu' di quello per la cosmesi femminile.
Le ragioni sono molteplici, spiega Ashis Nandy del Centre for the study of developing societes di New Delhi, in parte e' un retaggio coloniale, l'India e' stata spesso dominata da popoli bianchi e in parte di status: in molti regioni la pelle chiara e' associata alle caste alte e quella scura a quelle basse.
Da qualche anno le principali industrie di prodotti cosmetici hanno ingaggiato i piu' famosi attori di Bollywood per pubblicizzare i trattamenti sbiancanti, diventati molto di voga tra i giovani della nuova classe emergente.
Miriam Makeba - Pata Pata
Miriam Makeba anche è stata una famosissima cantante sudafricana.
"Mama Afrika",così veniva chiamata, appartiene alla comunità Xhosa del Sudafrica, molto legata alle radici del suo popolo, ha iniziato la sua carriera con il gruppo Manhattan Brothers.
Nel 1963 portò la propria testimonianza al comitato contro l'apartheid dell' Onu.
Il governo sudafricano rispose bandendo i dischi di Miriam Makeba e fu condannata all'esilio.
È nota anche per il suo impegno politico contro il regime dell'apartheid e per essere stata nominata Ambasciatrice dell’Organizzazione per l'Alimentazione e l'Agricoltura delle Nazioni Unite (FAO).
Pata Pata è un album della cantante sudafricana . Fu uno dei suoi lavori di maggior successo; il singolo che dà il titolo all'album, in particolare, divenne una hit di livello internazionale e rimase uno dei cavalli di battaglia di Miriam Makeba.
domenica 5 settembre 2010
Sharbat Gula - National Geographic
Questa famosissima foto ritrae l’incredibile sguardo penetrante di una ragazzina afgana. Dopo 17 anni la troupe del mensile National Geographic insieme all’autore della foto Steve McCurry sono riusciti ad incontrarla.
La misteriosa “ragazza afgana” che ci ha fissato con i suoi penetranti e incredibili occhi verdi da una tra le più famose copertine di National Geographic Magazine è stata ritrovata quasi vent’anni dopo la pubblicazione della foto nel 1985.
Nel Gennaio 2002, Steve McCurry e un team del magazine, sono tornati a cercare la ragazza nel campo profughi di Nasir Bagh in Pakistan, dove era stata originariamente scattata la foto. Tramite una serie di contatti, questa è stata identificata come Sharbat Gula, attualmente sposata e residente in una remota regione dell’Afganistan con la famiglia.
Per avere la certezza dell’identità di Sharbat, National Geographic si è avvalso di un metodo scientifico che permettesse conferma dell’identità della ragazza.
«La scienza ha convalidato la reazione istintiva che ho avuto quando ho visto di nuovo il suo volto», dice Steve McCurry, che ha recentemente ritratto la Sharbat di oggi.
«La storia di Sharbat è la metafora della vita di tutti i rifugiati», ha detto William L. Allen, redattore capo di National Geographic Magazine. «Ãˆ giusto che lei possa essere di nuovo la protagonista della nostra copertina e che ci induca tutti a riconoscere le sofferenze inflitte al popolo che rappresenta».
«La scienza ha convalidato la reazione istintiva che ho avuto quando ho visto di nuovo il suo volto», dice Steve McCurry, che ha recentemente ritratto la Sharbat di oggi.
«La storia di Sharbat è la metafora della vita di tutti i rifugiati», ha detto William L. Allen, redattore capo di National Geographic Magazine. «Ãˆ giusto che lei possa essere di nuovo la protagonista della nostra copertina e che ci induca tutti a riconoscere le sofferenze inflitte al popolo che rappresenta».
venerdì 3 settembre 2010
Citazioni e Frasi di Alda Merini
- Dio mi ha sempre assolto per insufficienza di prove
- Non cercate di prendere i poeti perché vi scapperanno tra le dita
- La poesia è la pelle del poeta
- Mi sveglio sempre in forma e mi deformo attraverso gli altri
- Illumino spesso gli altri ma io rimango sempre al buio
- La formica è un esempio di serietà naturale
- Ci sono notti che non accadono mai.
- Il grado di libertà di un uomo si misura dall'intensità dei suoi sogni
- Sono una piccola ape furibonda
- Per poter scrivere devo prima lamentarmi
- La pazzia mi visita almeno due volte al giorno
- Il paradiso non mi piace perché verosimilmente non ha ossessioni
- I sassi abbandonati nelle acque a volte non han fiore di speranza così come non spero nel tuo amore
- Il grado di libertà di un uomo si misura dall'intensità dei suoi sogni
- Le ali degli angeli raffreddano i poeti.
- La persona che ho sempre adorato sono io
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