Ascoltavo la pioggia 
domandare al silenzio 
quale fragile ardore 
sillabava e moriva. 
L’infinito tendeva 
ori e stralci di rosso 
profumando le pietre 
di strade lontane. 
Mi abitavano i sogni 
odorosi di muschio 
quando il fiume impetuoso 
Ascoltavo la pioggia
domandare al silenzio 
quanti nastri di strade 
annodavano il cuore.
E la pioggia piangeva 
sciugandosi al vento 
sopra tetti spioventi 
di desolati paesi.


Parole che avvolgono e dalla foto mi sembra di sentire il rumore della pioggia
RispondiEliminaConoscevo questa poesia, che mi ha sempre stregato per la sua sottile angoscia.
RispondiEliminaLeggere Ada ed avere una stretta al cuore , è un tutt'uno...
RispondiEliminaGrazie di avercela proposta e grazie a Adriano Maini che ha permesso che io ti conoscessi!
Vuoi venire a trovarmi pure tu?
Grazie!
La nostra poetessa dell'anima...
RispondiEliminaPoetessa straordinaria ...i suoi versi arrivano dritti al cuore
RispondiEliminaEmozionante come sempre la nostra grande Alda Merini.
EliminaBuona serata!
Meraviglioso...
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