Gli Oni vengono descritti come creature giganti e mostruose, con grossi artigli, capelli selvaggi e due lunghe corna che crescono dalla loro testa.
Nelle prime leggende gli oni, come per esempio la ragazza del pozzo, erano creature benevole ritenute capaci di tenere alla larga spiriti malvagi e malevoli e di punire i malfattori.
Con il passare del tempo la forte associazione degli oni con il male contagiò il modo in cui venivano percepite queste creature leggendarie e vennero considerati come portatori di calamità e distruzione.
Nelle prime leggende gli oni, come per esempio la ragazza del pozzo, erano creature benevole ritenute capaci di tenere alla larga spiriti malvagi e malevoli e di punire i malfattori.
Con il passare del tempo la forte associazione degli oni con il male contagiò il modo in cui venivano percepite queste creature leggendarie e vennero considerati come portatori di calamità e distruzione.
I racconti popolari e teatrali iniziarono a descriverli come feroci e sadici, orchi divoratori. Oggigiorno sono variamente descritti come spiriti dei morti, della terra, degli antenati, della vendetta, della pestilenza o della carestia.
Nel Giappone contemporaneo gli oni sono, ormai, solo i protagonisti delle filastrocche per bambini e delle storie folkloristiche.
Nella letteratura, e in particolare negli anime e nei manga, essi hanno assunto un ruolo molto importante e diverse opere li hanno come protagonisti principali.
Ogni anno, il 3 febbraio, si tiene la cerimonia per scacciare gli oni.
Per cacciare questi demoni si organizza la cerimonia di "Oni Yarabi", un rito di purificazione che in Giappone è fatta in templi case e scuole . la cerimonia consiste nelo gettare semi di soia (mamemaki) al vento urlando "oni wa soto" (Demoni fuori!) e poi dentro l'edificio urlando "Fuku wa Uchi" (Fortuna dentro!).
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