Proverbi e detti dell'Umbria

 

Co lu tempu e la paia maturaro nchì e nespule

Con il tempo e la paglia maturarono anche le nespole.

Co n' occhio guarda Assisi e co'uno Spoleto.

Con un occhio guarda Assisi con l'altro Spoleto.

Spiellu più piòe e più e bellu.

Spello più piove e più è bello.

Non c'è dubbiu ogni mattu ven de Gubbiu.

Non c'è dubbio ogni pazzo viene da Gubbio.

A casa de' sonatori se sona male.

A casa dei suonatori si suona male.

Chi ccià la mojie bella sempre canta e chi ccià pochi quatrini sempre conta.

Chi ha la moglie bella canta e chi ha pochi denari li conta sempre.

Meju n'amicu che centu parenti.

Meglio un amico di centi parenti.

Chi se rinnova lu giornu de Maria, è libiru da ogni maladia.

Chi indossa l'abito nuovo il giorno di Maria, è libero da ogni malattia .

La donna e lu focu vo' stuzzicati 'gni pocu.

La donna e il fuoco vanno stuzzicati.

Occhii vianchi e capilli rusci nte fidà se ni cunusci

Occhi bianchi e capelli rossi,non ti fidare se non li conosci.

"Veni avanti e provarai!" disse lu voe a lu jovenco.

"Quando crescerai ti renderai conto cos'è la fatica!" disse il bue anziano al vitello giovane.

Tanto chi rubba che chi tène er sacco.

Sia quello che ruba che chi tiene il sacco è un ladro.

Morto Cristo, smorzati li lumi.

Morto Cristo, spegnete le luci.

Quanno so' troppi galli a cantà 'n sé fa mae ghjorno.

Quando sono troppi galli a cantare non si fa mai giorno.

C'ho pochi spicce e poche da spiccianne.

Ho pochi soldi e pochi da cambiarne

E' come mette la cravatta a lu porcu .

Come mettere la cravatta al maiale.

Anghe la prèscia vòle lu tembu sua.

Anche la fretta ha bisogno di tempo.

Quello più pulito c'ha la rogna.

Quello più pulito ha la rogna

Ta lassa sta' 'i hon fregat la moglie

A quello che diceva di lasciare sempre stare, alla fine gli hanno rubato anche la moglie.

Costa più che 'l sale a Perugia.

E' molto caro.

Arfattecene.

Vanne fiero! 

N' s'arbat' un chiodo/ n' s'arbatte 'n chiodo.

Non si ribatte un chiodo (non si riesce a concludere un bel niente).

Cane c'abbaia non mozzica mai.

Cane che abbaia non morde mai.

Gallina che non ruspa ha ruspato.

La gallina che non becca ha beccato.

Ottenuta la grazia e gabbatu lu santu.

Ottenuta la grazia e gabbato il santo.

L'infernu è pieno d'avvocati.

L'inferno è pieno di avvocati.

Fra la socera e la nora lu diavulu laora.

Fra la suocera e la nuora il diavolo lavora.

Anno fungaru, annu tribulatu.

Anno ricco di funghi, anno tribolato.

Maggiu asciuttu, pan per tuttu.

Maggio asciutto, pane dappertutto.

L'acqua de febbraru arrempe lu granaru.

L'acqua di febbraio riempie il granaio.

Niente nova, bona nova.

Niente novità, buona novità.

Chi cci-à la mòjje bèlla sempre canta, chi cci-à pochi quatrini sempre conta.

Chi ha la moglie bella sempre canta, chi ha pochi soldi sempre conta.

Dall'antru munnu in 'è tornatu mai niciunu.

Dall'altro mondo non è tornato mai nessuno.

Fa quel ch'il prete dice, no' quel che il prete fa.

Fa quello che il prete dice, non quello che lui fa.

L'acqua fa male, lu vinu fa canta'.

L'acqua fa male e il vino fa cantare! 

Immitu d'oste non è senza costu.

L'invito dell'oste non è senza costo.

Chi vò vive e stà sanu, dai parenti stia lontanu.

Chi vuole vivere e stare sano, dai parenti stia lontano.

Chi cade in povertà perde 'gni amicu.

Chi cade in povertà perde ogni amico.

La svintura fa conosce' l'amicu.

La sfortuna fa conoscere l'amico.

Prima se mète e pù se paca.

Prima si miete e poi si paga.

Chi è fortunato in amor non jochi a carte.

Chi è fortunato in amore non giochi a carte.

Le persone d'imgegnu so' tutte un po' matte.

Le persone ingegnose sono tutte un po' matte.