A mia Madre
Non sempre il tempo la beltà cancella,
o la sfioran le lacrime e gli affanni;
mia madre ha sessant'anni
e più la guardo e più mi sembra bella.
Non ha un detto, un sorriso, un guardo, un riso, un atto
che non mi tocchi dolcemente il cuore!
Ah! se fossi pittore,
farei tutta la vita il suo ritratto!
Vorrei ritrarla quando inchina il viso
perch'io le baci la sua treccia bianca,
o quando, inferma e stanca,
nasconde il suo dolor sotto un sorriso...
Pur, se fosse un mio prego in cielo accolto,
non chiederei del gran pittore d' Urbino
il pennello divino,
per coronar di luce il suo bel volto:
vorrei poter cambiar vita con vita,
darle tutto il vigor degli anni miei,
veder me vecchio, e lei,
dal sacrificio mio, ringiovanita.
Il nostro conterraneo De Amicis, morto proprio qui dove ora abito, a Bordighera!
RispondiEliminaChe grande onore per questa cittadina!
RispondiEliminaStupenda la conosco molto bene, mia nonna mi ripeteva sempre questa poesia, ora lei non c'è più, c'è il suo ricordo e questa poesia mi commuove!
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