L'approdo
Felice l’uomo che ha raggiunto il porto,
Che lascia dietro di sé mari e tempeste,
I cui sogni sono morti o mai nati,
E siede a bere all’osteria di Brema,
Presso al camino, ed ha buona pace.
Felice l’uomo come una fiamma spenta,
Felice l’uomo come sabbia d’estuario,
Che ha deposto il carico e si è tersa la fronte,
E riposa al margine del cammino.
Non teme né spera né aspetta,
Ma guarda fisso il sole che tramonta.
Impossibile leggere parole di Primo Levi senza pensare dolorosamente all'Olocausto.
RispondiEliminaUn grande uomo lacerato nel profondo da questa ferita.
RispondiEliminabeautiful poetry :) such a beautiful picture.
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