Il fenomeno del canto melodioso delle dune era già noto da secoli.
Esiste anche un nome arabo per questo fenomeno: za’eeq al raml, la sabbia urlante.
Le ricerche condotte per spiegare questo affascinante canto desertico sono state condotte sia sul campo, registrando i suoni, sia in laboratorio, dove si è potuto analizzare il comportamento dei singoli granelli di sabbia.
Secondo gli studiosi dell’équipe francese:
"Lo scontro tra in grani di sabbia prodotti anche da un semplice calpestio porta poco a poco a sincronizzare tutti i granelli di sabbia fino al punto da far vibrare l'intera duna come fosse un altoparlante di un impianto stereo.
E la nota che ne esce dipende principalmente dalle dimensioni dei grani di cui è composta una duna", spiega il ricercatore francese Stéphane Douady.
Per i ricercatori del California Instituite of Technology anche la forma della dune è essenziale perché il deserto emetta dei suoni.
Utilizzando radar e analizzatori sismici nel deserto del Mojave e nel deserto del Sonora nella Sierra Nevada, gli studi hanno evidenziato che il suono del deserto non solo proviene dal movimento dei granelli di sabbia sulla superficie, ma soprattutto dal rimbombo all’interno delle dune che agisce come cassa di risonanza.
Un argomento affascinante, che non conoscevo.
RispondiEliminaNe sapevo solo poco poco...
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