Mattini d'ottobre
Di giorno in giorno il sole
si fa sempre più pallido.
E' un pallore che fiacca i nervi
e l'anima rattrista:
un'agonia di luce che si spegne,
un singhiozzo
che muore lentamente.
In queste mattine d'ottobre
io vagolante in mezzo alla ressa
vo come un'ombra
che cader potrebbe senza rumore,
assaporando
il sole d'autunno
ch'è il solicello della lunga morte.
Dolente questa lirica di Cardarelli. Ma comunque densa di immagini suggestive.
RispondiEliminaSuggestione che mi riporta, forse indirettamente, ad antiche emozioni dei tempi della scuola!
RispondiEliminaPoésie apprise en cours d'italien en 5 ème et qui restera à jamais dans ma mémoire...
RispondiEliminaMerci Alain... Bonne soirée!!
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