Orfeo era figlio della Musa Calliope e del sovrano Eagro re della Tracia (in altre versioni del dio Apollo )
Magnifico musicista, quando suonava la lira tutte le creature dellla terra lo seguivano incantate.
Con il suo potere riusciva a placare le bestie feroci e
animava tutti gli elementi della natura.
Orfeo vide una ninfa bellissima mentre era in giardino intenta
a raccogliere fiori per farne una ghirlanda. La ninfa gli rispose che
il suo nome era Euridice.
Orfeo, colpito dalla sua grazia, se ne
innamorò perdutamente.
Le chiese di sposarlo ed Euridice, lusingata,
accettò.
Le nozze si celebrarono in un bosco della Tracia, ma un triste presagio
si verificò durante il rito nuziale: un denso fumo accompagnato da un
sordo sfrigolio offuscò la luce delle fiaccole.
Un giorno nella vallata vicino al fiume, Aristeo cercò di usarle violenza, all'improvviso
Euridice cadde a terra morsa da una vipera velenosa.
Orfeo
accorse disperato, si chinò sulla sposa: la chiamò
con tutte le sue forze, ma Euridice era morta.
Sopraffatto dal dolore smise di di suonare e cantare, come impazzito, vagò senza meta e andò a nascondersi nei boschi.
La notte stessa il giovane iniziò il suo viaggio verso gli oscuri regni della morte.
Su
un fianco del monte Olimpo c'era una caverna che, secondo gli antichi,
era l'ingresso dell'oltretomba.
Qui Orfeo cantò il suo inconsolabile
dolore e ottenne dal tenebroso dio degli inferi di varcarne la soglia.
Giunse alfine in
un luogo coperto da una fitta nebbia dove vide un unico punto luminoso:
una sorgente, da cui nasceva un fiume che diventava sempre più ampio e
melmoso, l'Acheronte. Sulle nere acque apparve una barca, guidata da un
vecchio.
Era Caronte che conduceva le anime morte alla cupa
reggia di Plutone, dio dell'oltretomba. Il vecchio rimproverò Orfeo di
trovarsi in quel luogo.
Ma, placato dalla sua musica melodiosa, lo
condusse alla dimora del sovrano.
Al centro di una sala buia come la notte c'era il trono su cui sedeva il
dio che aveva al suo fianco la regina Proserpina.
L'invocazione del giovane impietosì la dea che volle esaudire la sua preghiera, ma a una condizione: avrebbe dovuta precederla e non voltarsi mai sino a quando non fossero usciti dal regno dei morti.
- Euridice tornerà con te sulla terra. Sarai tu stesso a condurla fuori
dall'Averno.
Ma bada: non dovrai né guardarla né toccarla finché non
avrai raggiunto la luce del sole.
Se ti volterai, la perderai per
sempre.
Una forma di donna coperta da un velo si alzò dai piedi del trono e lo
seguì silenziosamente. Camminarono a lungo, ma il pensiero di Orfeo era
per lei che gli stava dietro. Con gli occhi fissi davanti a sé, lottava
disperatamente con il desiderio di voltarsi a guardare il viso della
sposa adorata.
Ma un dubbio atroce gli attanagliò il cuore:
Euridice era lì che lo seguiva o Proserpina l'aveva ingannato?
E proprio quando la luce del sole cominciava a filtrare tra le tenebre,
Orfeo non fu più capace di resistere. Si voltò indietro.
La fanciulla gli stava di
fronte e con le mani si tolse il velo che ancora la ricopriva. Era
bella più che mai, ma gli occhi erano tristi. Fu un attimo. Una nebbia
fitta e grigia avvolse la giovane che scomparve negli abissi per
sempre.
Cercò di seguirla ma queste volte le porte erano sprangate e la sua musica non valse ad aprirla.
Orfeo tornò sulla terra, vagò per mesi attraverso boschi e praterie. A
poco a poco la sua profonda disperazione trovò conforto nella musica, di
cui tracciò le note su una corteccia d'albero. .
E alla fine Orfeo venne ucciso da alcune ninfee che non sopportavano più la sua musica piena di dolore.
RispondiEliminaA tal proposito, c'è uno stupendo spettacolo teatrale di Tennessee Williams, Descending Orpheo, che vale la pena di essere visto!
Un abbraccio
Povero Orfeo, secondo questa versione non lo tollerarono più di tanto...
RispondiEliminaIl suo mito ha ispirato tante opere artistiche e letterarie, oltre allo spettacolo che hai menzionato.
Buona giornata!
Meravigliose reminiscenze delle scuole superiori...avevo un professore favoloso, fortunata me!
RispondiEliminaSe ti ha fatto amare la mitologia è stato davvero bravo.
RispondiEliminaBuon proseguimento!
Belle reminiscenze. Io sono convinto che siano stati gli dei dell'Olimpo ad inventare le soap opera, avevano relazioni di ogni tipo fra dei e con i miseri terrestri, figli legittimi ed illegittimi erano molto vendicativi e tormentavano i poveri umani escogitando trappole crudeli :-)
RispondiEliminaBuona giornata un abbraccio
enrico
Certo che Beautiful e Il segreto fanno proprio un baffo a questi miti antichi...
RispondiEliminaGli intrighi e le torbide relazioni degli dei dell'Olimpo sono il top!!
Ciao Enrico!
Che bella e triste la la storia di Orfeo e Euridice ,mi piace la canzone che hanno forse fatto per il film ...
RispondiEliminaMi piace molto la mitologia e insieme anche tutti gli Dei dell'Olimpo
Ciao e un caro saluto ....
Ho saputo che anche Roberto Vecchioni ha scritto una canzone riguardo a questo mito... c' è sempre qualcosa di nuovo da scoprire.
EliminaSaluti anche a te Bianca!