Giacomo Leopardi (Recanati 1798 - Napoli 1837)
Giacomo Leopardi era primo di otto figli del conte Monaldo, uomo colto ma chiuso nei confronti delle innovazioni del mondo, e di Adelaide Antici, donna energica e poco affettuosa.
L’Infinito
Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quiete io nel pensier mi fingo;
ove per poco il cor non si spaura.
E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
va comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce in questo mare.
È ritenuto il maggior poeta dell'Ottocento italiano e una delle più importanti figure della letteratura mondiale, oltre a rappresentare una delle principali figure del Romanticismo letterario.
Secondo Leopardi la poesia è una folgorazione interiore, rapida e segreta.
Per questo non può esservi altra poesia che la lirica. Essa non esclude la meditazione, ma la rielabora nella musicalità e nell'immagine del componimento poetico.
Spesso il poeta compiange se stesso per essere uscito dall'illusione fanciullesca della felicità .
Altre volte, come nell'Infinito, si immedesima con il battito vuoto e meccanico della natura e sembra trovare, in questo annientamento, la pace.
L’Infinito
Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quiete io nel pensier mi fingo;
ove per poco il cor non si spaura.
E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
va comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce in questo mare.
Adoro le poesie di Leopardi, anche se sono molto tristi. Lui è tuttora un grande poeta.
RispondiEliminaGracias por Leopardi, siempre vivo y vigente. Un gusto leer en italiano este poema, y en tu blog que descubro hoy.
RispondiEliminaGracias Angel!
RispondiEliminaDivina poesia Leopardiana. (La poesia nasce dalla mente ed esce dal cuore)
RispondiEliminaciao
scusate potrei sapere come si chiama e di chi è il dipinto? Grazie mille!
RispondiEliminaIl dipinto "Viandante sul mare di nebbia" è di un pittore tedesco che si chiama Caspar David Friedrich.
RispondiEliminascusate ma io vorrei sapere il concetto cioè quello che Leopardi ci vuole fare capiere in questa poesia.Grazie =)
RispondiEliminail dipinto di chi è? credo che rappresenti perfettamente ciò che dice questa poesia..
RispondiElimina"Viandante sul mare di nebbia" di Caspar David Friedrich.
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