L'aurora polare è un fenomeno luminoso che si manifesta ad alta quota, solitamente al di sopra dei 70° di latitudine nord o sud. Si distingue in aurora boreale o aurora australe a seconda che si verifichi nell'emisfero settentrionale o in quello meridionale.
Il fenomeno dell'aurora boreale si può osservare nel cielo notturno delle regioni polari del nostro pianeta in concomitanza con i periodi di massima attività magnetica del Sole. Si tratta di intensi e suggestivi bagliori prodotti dall'interazione delle particelle provenienti dal Sole con i gas dell'atmosfera.
Sono generate da particelle elementari emesse dal Sole le quali, giungendo in prossimità della Terra, vengono deviate dal campo magnetico terrestre e attratte dai suoi poli; quando penetrano nella ionosfera, dove i gas sono rarefatti e ionizzati, interagiscono con l'azoto e con l'ossigeno che, eccitandosi, emettono i loro spettri caratteristici. Le aurore polari si presentano di solito come raggi, archi, bande, cortine o fasci di luce diffusa fluttuanti, di aspetto e di luminosità variabili.
La maggior parte della luce visibile in un'aurora è di un giallo verdognolo, ma a volte i raggi possono diventare rossi in cima e lungo il bordo inferiore. In occasioni molto rare, la luce del sole può colpire la parte superiore dei raggi creando delle sfumature di colore blu.
La maggior parte della luce visibile in un'aurora è di un giallo verdognolo, ma a volte i raggi possono diventare rossi in cima e lungo il bordo inferiore. In occasioni molto rare, la luce del sole può colpire la parte superiore dei raggi creando delle sfumature di colore blu.
Il fenomeno è circoscritto alle regioni polari perché sono le uniche zone non completamente schermate dal campo magnetico terrestre.
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