Il termine yoga significa “unione”, in quanto lo scopo di tutti i diversi aspetti della pratica yoga è quello di ricongiungere il Sé individuale con l’Assoluto.
Le origini dello yoga si perdono nell’antichità. La più antica testimonianza della sua esistenza è testimoniata da numerose sculture che raffigurano delle posizioni di questa pratica ritrovati nella valle dell’Indo risalenti al 3000 avanti Cristo.
La più antica leggenda sullo Yoga viene fatta addirittura risalire al dio Siva.
Siva insegnò la tecnica dello Yoga a sua moglie Parvati in una caverna dell'Oceano Indiano. Un pesce ascoltò gli insegnamenti di Siva alla moglie e li mise in pratica.
La potenza della disciplina di questo insegnamento lo trasformò in uomo, da cui il nome Matsyendra che insegnò oralmente questa straordinaria dottrina, che si trasmise fino ai giorni nostri.
I rami o stadi principali in cui si divide lo yoga sono otto: consistono in una seria di fasi che purificano il corpo e la mente.
Si inizia con le Yama che rappresentano la condotta morale e l'astensione dei vizi, lo Niyama ovvero l'osservanza di sane abitudini e tolleranza, le Asana per le posture utilizzate in alcune forme di yoga, in particolare nello Hatha Yoga. Il Pranayama controllare il prana (energia vitale) attraverso la regolazione del respiro.
Il Dharana fase della concentrazione e del ritiro dei sensi, il Dhyana la contemplazione e meditazione che si conclude con lo Samadhi o consapevolezza superiore per raggiungere lo stato di illuminazione.
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