I Druidi erano i sacerdoti degli antichi celti, abitanti della Gallia, della Britannia e dell'Irlanda dal II secolo a.C. al II secolo d.C.
Le possibili origini etimologiche della parola druido sono molte: si suppone che druid- derivasse dal greco drus, quercia, e dal suffisso indoeuropoeo -wid "sapere", "scienza", per cui il senso complessivo sarebbe "coloro che sanno per mezzo della quercia", "gli studiosi della quercia".
La loro influenza era sia sociale che religiosa.
Gli antichi resoconti asseriscono che ai druidi spettavano gli incarichi del sacerdozio, dell'educazione religiosa e dell'amministrazione giudiziaria e civile, mentre il potere supremo era detenuto da un arcidruido.
Esistevano tre classi di druidi: indovini, bardi e druidi propriamente detti, che esercitavano la funzione sacerdotale, assistiti da profetesse o maghe dotate di minori poteri e privilegi. I druidi praticavano l'astrologia e la magia, e conoscevano i misteriosi poteri di animali e piante; veneravano il vischio e la quercia, officiando i loro riti nei boschi. Com'è ben noto, la quercia per i druidi era particolarmente sacra, poiché vi si raccoglieva il vischio. I boschi, più ancora dei laghi e dei fiumi, erano luoghi di presenza divina.La superiore potenza militare dei romani e la conversione al cristianesimo di molti adepti provocarono infine la scomparsa del druidismo.
Il Druidismo Moderno è una continuazione del revival del XVIII secolo e si pensa che abbia alcune conotazioni con l'antica religione celtica. Il Druidismo Moderno comprende due branche: culturale e religiosa. I druidi orientati alla cultura tengono una competizione di poesia, letteratura e musica, nota come Eisteddfod tra le popolazioni di origine celtica (Gallesi, Irlandesi, della Cornovaglia, Bretoni, ecc). Il Druidismo religioso moderno è una forma di neopaganesimo costruita ampiamente intorno a testi prodotti nel XVIII secolo o successivamente, insieme alle rare fonti romane e alto-medievali.
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