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venerdì 11 ottobre 2013

Poesie di Gabriele D'Annunzio - Ottobrata

 

Ottobrata

Ridono tutte in fila le linde casette
ne 'l dolce sole ottobrino,
quale colore di rosa,
qual bianca, come tante comari vestite
de 'l novo bucato a festa.

Su le tegole brune riposano enormi
zucche gialle e verdastre,
sembianti a de' crani spelati,
e sbadiglian da qualche fessura
uno stupido riso a 'l meriggio.
Seduto su un uscio
un vecchietto sonnecchia
pipando, e un gatto nero gli dorme
tra i piedi.

Galline van razzolando intorno;
si sente il rumor de la spola
e d'una culla a 'l ritmo
di lenta canzone; poi voci
fresche di bimbi, risa di donne;

poi brevi silenzi,
Il bel vecchietto russa,
 inclinato su l'omero il capo
bianco, ne il sole lo guardo
la placida scena e dipingo.

3 commenti:

  1. Ecco, purtroppo non adoro dìAnnunzio, mi perdoni?
    Un abbraccio

    RispondiElimina
  2. A me è sempre piaciuto D'Annunzio. In terza media (parlo delle medie inferiori, di quando ero ragazzina) ho avuto 10 per il commento e la recita a memoria de "I pastori" (Settembre, andiamo.E' tempo di migrare ...). Però in genere D'Annunzio non piace, troppo aulico.

    RispondiElimina
  3. Perdonata... i gusti sono soggettivi, ci mancherebbe!

    D'Annunzio spazia molto i temi delle sue poesie, è normale che alcune piacciano più di altre.

    Buona serata!

    RispondiElimina

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