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lunedì 9 dicembre 2013

Kahlil Gibran - La Preghiera - Il Profeta


Della Preghiera

Allora una sacerdotessa disse: Parlaci della Preghiera.
Ed egli rispose, dicendo: voi pregate nelle angustie e nel
bisogno; ma io vorrei che pregaste anche nella gioia piena
e nei giorni dell’abbondanza.
Poiché che altro è la preghiera se non l’espansione di voi
stessi nell’etere vivente?
Ed è a voi di conforto versare nello spazio la vostra oscurità,
ed è anche per voi diletto versare all’esterno la gioia
mattinale del vostro cuore. 
E se non potete fare a meno di piangere quando l’anima vi
chiama alla preghiera, essa dovrebbe spingervi, comunque,
fino al punto che attraverso le lacrime spunti il sorriso.

Quando pregate voi v’innalzate a incontrare nell’aria
tutti coloro che in quel medesimo istante sono
in preghiera, che mai, se non nella preghiera,
potreste incontrare.
Perciò non sia questa vostra visita a quell’invisibile tempio
che estasi e dolce comunione.
Poiché se intendeste entrare nel tempio non per altro che
per chiedere, non ricevereste nulla.
E se entrate per umiliarvi, non sarete innalzati.
E se anche voleste entrare per intercedere per il bene
di altri non sarete esauditi.
Basta già che voi entriate nell’invisibile tempio.

Io non posso insegnarvi parole di preghiere.
Dio non ascolta le vostre parole, a meno che Egli stesso
non le pronunci attraverso le vostre labbra.
Ed io non posso insegnarvi la preghiera dei mari,
delle foreste, delle montagne.
Ma voi, nati dai monti e dalle foreste e dal mare
potete ritrovare nei vostri cuori la loro preghiera.

E se solo state in ascolto nella quiete delle notti
udrete mormorare: - Dio nostro, che sei la nostra ala, è la
tua volontà che vuole in noi,
è il tuo desiderio che desidera in noi, è il tuo impulso in noi
che può trasformare le vostre notti, in giorni che siano anche
i tuoi giorni.
Nulla possiamo noi chiederti, poiché tu conosci le nostre
necessità prima ancora che nascano in noi:
Sei tu la nostra necessità; e nel darci più di te stesso,
tu ci dai tutto.

5 commenti:

  1. Che splendido quel quadro pieno di luce e di felicità.
    Quanta poesia in questa preghiera, in questo esprimersi in comunione con tutti gli altri che nello stesso istante elevano una preghiera verso il cielo. Quanto è bella l'immagine della "preghiera dei mari, delle foreste, delle montagne". E dolce è la preghiera che segue il ritmo della poesia di Kahlil Gibran.

    RispondiElimina
  2. Che testo meraviglioso, la preghiera è l'elevazione dell'anima.
    Grazie per la condivisione, ti auguro una dolce notte, ciao :-)

    RispondiElimina
  3. Cara Lucia, ti auguro una buona giornata con un abbraccio.
    Tomaso

    RispondiElimina
  4. Questo testo di Kahlil Gibran non l'avevo mai letto. Lo trovo bellissimo e molto reale.
    Buona giornata, un abbraccio
    enrico

    RispondiElimina
  5. Profonda ed intensa lirica sulla preghiera tratta dal libro capolavoro di Gibran "Il Profeta".
    Vi ringrazio per averla apprezzata e vi auguro un buon pomeriggio!

    RispondiElimina

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