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domenica 22 maggio 2011

Il Vulcano Etna - Sicilia


L’Etna (Mungibeddu o ’a Muntagna in siciliano) è un vulcano attivo che si trova sulla costa orientale della Sicilia, tra Catania e Messina.

La sua altezza varia nel tempo a causa delle sue eruzioni (è uno stratovulcano), ma si aggira attualmente sui 3.340 m e il suo diametro è di circa 45 chilometri.
Si erge tra i corsi dei fiumi Alcantara a nord e Simeto a sud e a ovest, mentre a est è pressoché prospiciente il mar Ionio.
Ha forma conica abbastanza regolare sin verso i 2900 m di quota, dove è troncato da un vasto altopiano, residuo di un antico cratere, sul quale si eleva il cono terminale, chiamato Mongibello.
È costituito da un cratere centrale, con un diametro di 500 m e un perimetro di circa 1700 m, e da circa 260 crateri minori, disposti lungo le principali fratture laterali e frequentemente attivi.

Le eruzioni sono per la maggior parte di tipologia effusiva (cioè colate laviche) mentre anticamente erano prevalentemente di tipo esplosivo.
 
Lungo i suoi versanti le differenze ambientali e climatiche sono notevoli, in base alle diverse altitudini.
Le zone più elevate sono coperte di neve per la maggior parte dell'anno; più in basso, dai 1500 m ai 2000 circa, si sviluppa una fascia di terreni nudi e di arbusti; al di sopra dei 1000 m si trova una fascia coperta da una vegetazione forestale (con prevalenza di castagni, querce e faggi posti a diversi livelli) che alle quote più basse assume le caratteristiche della macchia mediterranea.
Il piano submontano, sotto i 900-1000 m di altitudine, caratterizzato da clima caldo e da fertili terreni vulcanici, irrigati dalle abbondanti acque di fusione delle nevi, è invece una zona di fiorente e intensiva agricoltura (agrumi, vite e olivi in prevalenza) ed è costellato di centri abitati.

Questi paesi, tra cui Acireale, Adrano, Bronte, Biancavilla, Randazzo, godono il vantaggio di essere situati in una terra fertile, ma sono, di contro, costantemente minacciati dalle eruzioni.
Una strada asfaltata, cui si raccorda una funivia, conducono all'osservatorio vulcanologico, posto a 2942 m, alla base del cono terminale.

Le eruzioni dell’Etna nel corso della storia sono state innumerevoli, anche se non è facile tracciarne una storia precisa. La prima manifestazione vulcanica accertata risale al II millennio a.C.
Si contano in epoca storica circa 150 manifestazioni eruttive, alcune delle quali disastrose: nel 1669 una colata lavica con un fronte di due chilometri investì la città di Catania, distruggendola in gran parte. Nel 1693 un terremoto non meno catastrofico causò la morte di due terzi della popolazione.
L’attività eruttiva dell’Etna è stata intensa e continua negli ultimi anni, a partire dal 1998. Nel corso dell’estate del 2001 si è verificata un’eruzione particolarmente violenta, di carattere espolosivo, che ha provocato una serie di colate laviche e di terremoti.
I paesi situati alle falde del vulcano sono stati a lungo in stato di allarme soprattutto i paesi di Nicolosi e di Zafferana Etnea, minacciati dal fronte delle colate, che si è spinto fino a circa 1000 m di quota.

Un tempo era noto anche come Mongibello.

3 commenti:

  1. Mi piacciono i vulcani,anche perchè originariamente sono nato sotto al Vesuvio.Saluti a presto

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  2. Deve essere spettacolare assistere personalmente a questi fenomeni della Natura...
    Ciaoo!

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  3. Splendido il filmato, davvero emozionante

    RispondiElimina

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