Secondo uno studio condotto dall’Environmental Working Group, (organizzazione no-profit statunitense che si occupa di protezione della salute pubblica e ambientale), la nostra esposizione ai pesticidi, additivi ed ormoni si potrebbe ridurre fino all’80%, evitando di consumare frutta e verdura contaminata.
In base a questo studio, chi decide di seguire una dieta salutista consumando le cinque porzioni di frutta e verdura giornalmente raccomandate, scegliendole però tra i quindici tipi di vegetali maggiormente contaminati, può ingerire in media fino a 10 tipi di pesticidi al giorno, chi invece sceglie tra i quindici tipi di vegetali meno contaminati ne assume meno di due.
L’ Environmental Working Group ha messo a punto la EWG Shopper’s Guide to Pesticides, una lista che comprende i dodici vegetali più contaminati dai pesticidi (Dirty Dozen: la sporca dozzina) e i quindici che invece lo sono meno.
Proprio per l’alta contaminazione di pesticidi in questi cibi sarebbe quindi opportuno acquistarli biologici.
Ed ecco l’elenco degli “alimenti sporchi” proposto dalla EWG.
La Sporca Dozzina
1 – Sedano 2 – Pesca 3 – Fragole 4 – Mela 5 – Mirtillo 6 – Pesca noce 7 – Peperone 8 – Spinaci 9 – Ciliegia 10 – Cavolo verde 11 – Patate 12 – Uva.
La EWG indica un ulteriore elenco di cibi, ricchi di vitamine e minerali importanti che, essendo meno contaminati da pesticidi, si possono consumare tranquillamente pur non essendo biologici.
I Migliori 15
1 – Cipolla 2 – Avocado 3 – Granoturco dolce 4 – Ananas 5 – Mango 6 – Piselli 7 – Asparagi 8 – Kiwi 9 – Cavolo 10 – Melanzana 11 – Melone 12 – cocomero 13 – Pompelmo 14 – Patate dolci 15 – Melone a buccia gialla.
Le Regole dell'Agricoltura Biologica
- Esclude fertilizzanti e pesticidi di sintesi sostituendoli con insetti utili, sostanze biologiche naturali e alternanza delle colture.
- Non impiega organismi geneticamente modificati.
- Assicura agli animali condizioni di vita accettabili e ne migliora di conseguenza la resistenza alle malattie.
- Usa farmaci solo in casi di emergenza e non a scopo preventivo.
- Favorisce la protezione e lo sviluppo di specie animali e vegetali diverse.
- Prevede una “conversione” dei terreni,mantenendoli tre anni senza trattamenti con sostanze chimiche, prima di attribuire la certificazione “biologica”.
- Impone cicli di produzione, trasporto e immagazzinamento separati per gli ingredienti biologici.
- Assicura un marchio europeo garantito da rigorosi controlli di legge.
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