La mattina del 12 giugno 2012 una tromba d’aria, si è abbattuta su Sant’Elena e alcune isole della laguna di Venezia.
Risparmiate invece Jesolo e Bibione.
Verso le 11, l'orizzonte si è oscurato di nubi e la sagoma scura di un tornado ha cominciato ad avanzare prima verso il Lido e poi Sant'Elena.
Il tornado ha riguardato prima il Lido e la punta estrema del centro storico veneziano e poi l’isola di Sant’Erasmo, scoperchiando una dozzina di case; ha quindi puntato verso il Cavallino e, dopo aver saltato Jesolo, ha coinvolto Eraclea e Caorle.
Il passaggio è evidente in tutte le zone colpite con alberi, pali della luce divelti, barche, rami spezzati, tegole dei tetti.
Il sindaco Giorgio Orsoni ha spiegato che «dalle prime ricognizioni molti sono gli edifici e le attività colpite, anche se per fortuna non si sono registrati danni gravi alle persone.
I gruppi della Protezione civile si sono attivati immediatamente ed è stato organizzato un tavolo di lavoro con tecnici comunali, Protezione civile e Vigili del fuoco che coordinerà gli interventi affrontando gli episodi di maggiore gravità».
Moltissime le chiamate ai vigili del fuoco e alla polizia locale dei comuni interessati.
I vigili del fuoco, sono stati chiamati tra l'altro a salvare una quindicina di ragazzini che avevano cercato rifugio in un container.
Ancora? Ma c'era già stata non tanto tempo fa! Povera gente, anche loro tormentati senza fine come gli emiliani.
RispondiEliminaFiniranno mai questi fenomeni che stanno continuando ancora?