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sabato 2 giugno 2012

La Tetris terapia riduce i sintomi dello Stress post Traumatico


Come ha dimostrato un recente studio presentato alla British Psychology Society Annual Conference, Tetris, uno dei videogiochi più popolari di tutti i tempi, può essere considerato una valida terapia per curare una patologia seria come la PTSD– ossia il Disturbo Post-Traumatico da Stress.

Secondo quanto osservato dai ricercatori in occasione della British Psychology Society Annual Conference 2012, Tetris può sembra che possa agire proprio sui flashback aiutando a superare questa barriera.
Sono soprattutto i flashback, ossia il rivivere il ricordo traumatico che rendono invalidante questa patologia.
Per spiegare questi risultati, pensiamo alla mente come a due canali separati di pensiero.
Uno è sensoriale, con la percezione del mondo come sperimentato attraverso la vista, udito, olfatto, gusto e tatto, mentre l'altro è concettuale, responsabile per la combinazione di dettagli sensoriali in modo significativo.

Tuttavia, dopo eventi traumatici, il canale sensoriale prende il sopravvento su quello concettuale.
Questi dati sensoriali possono sconfinare ripetutamente nella mente di una vittima sotto forma di flashback, spesso causando grande angoscia.

In una sessione con il videogame Tetris il giocatore si concentra su un compito molto specifico e prettamente grafico e visuale, in uno spazio limitato e definito.
Cercando di muovere i blocchi con l'obiettivo di creare linee orizzontali di blocchi senza interruzioni.

Come ha dimostrato lo studio, i flashback dolorosi risultano ridotti ma anche l’irritabilità, la scarsa capacità di concentrazione e i disturbi del sonno.

Ovviamente non si tratta di una cura totale per il Disturbo Post-Traumatico da Stress ma di una valida arma per curarne i sintomi e può essere associata agli incontri con psicologi e psichiatri.
Del resto, hanno chiarito Lalitha Iyadurai e Ella James della Oxford University, si tratta di una scoperta molto significativa proprio perché i flashbacks sono il sintomo per antonomasia della sindrome da stress post-traumatico.

“I ricordi reali del trauma non devono essere intaccati in alcun modo perché è necessario che vengano rielaborati – ha chiarito Ella James – ma i flashback, con la loro imprevedibilità, possono rendere davvero arduo il ritorno alla realtà, oltre a causare irritabilità, nervosismo sino a vere e proprie crisi di panico.

Tuttavia “semplici esercizi visivo-spaziali possono essere determinanti per calmare stati di stress post-traumatico dando un ordine e una struttura lineare al caos”.

4 commenti:

  1. avendolo praticato per un po posso dire che è vero come una scacciapensiero ma solo se fatto a piccole dosi altrimenti diventa anche lui uno stress

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  2. Spero , egoisticamente, di non averne mai bisogno.

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  3. Spaeriamo tutti che sia un valido supporto per chi ne ha bisogno.

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