Inverno
Inverno, gracili sogni
sfioriscono sugli origlieri,
giardini lontani fra nebbie
nella pianura che sfuma
in mezzo alle luci dell’alba,
voci come in un ricordo
d’infanzia, prigioniere del gelo,
s’allontanano verso la campagna;
ninfe dagli occhi dolci e chiari
fra gli alberi spogli,
sotto il cielo grigio,
cacciatori
che attraversano un ruscello,
mentre uno stormo d’uccelli
s’alza a volo.
Là in fondo quella casa
che ospitale appare
coperta di bianco,
in un silenzio da fiaba.
E attraverso i vetri
si vede la fiamma rossa
nel caminetto vacillare.
I treni arrivano,
è domenica, è Natale?
Più non scende lieve
sulla terra la neve.
Bellissima, mi ricorda gli inverni di quand'ero bambino e la neve cadeva per davvero.
RispondiEliminaNon conoscevo questa poesia e mi piace. Ho dovuto però cercare il significato della parola "origlieri" che non avevo mai sentito prima :-)
RispondiEliminaBuona giornata un abbraccio
enrico
Una cartolina innevata questa lirica di Bertolucci.
RispondiEliminaAtmosfere un pò d'antan... come certe parole di uso non più comune...
Buona giornata anche a voi!