È più forte di me.
Devo assolutamente prendere provvedimenti.
Devo assolutamente prendere provvedimenti.
Non posso andare tutte le volte all'opera e, pur sapendo che finirà in tragedia, aspettare l'happy end.
Sarà
che ho un innato senso del lieto fine, io che ancora mi dispero
rivedendo la scena del cacciatore che spara alla mamma di Bambi. È che
'ste eroine romantiche son tutte delle deliziose sfigate senza scampo,
sensa cugnisiun (senza buon senso).
Norma
si fa alla brace, Butterfly si affetta con un pugnale, Tosca si
schianta da un parapetto. Lucia di Lammermoor tira l'ala battendo i
coperchi e Aida si seppellisce viva nella tomba di Radames.
Per non parlare di Violetta e Mimì, due tisiche di gran classe.
Per non parlare di Violetta e Mimì, due tisiche di gran classe.
È vero che da una tragedia non ti puoi aspettare più di tanto, ma le donne crepano a tambur battente.
Anche
tu, Aida... lo sapevi da prima come erano fatti gli egizi: si mettono
di profilo, ti guardano con l'occhietto sifulo e poi ti fregano.
E quell'altra? Sì, ti chiamano Mimì, ma il tuo nome è Lucia... No, dolcezza, ti chiamo io cretina, con 'ste mani ghiacciate come due stick all'anice.
Svegliati!
Fattele scaldare da qualcun altro, non da quel pezzente di Rodolfo che
non ci ha neanche gli occhi per piangere e dipinge come un madonnaro di
Alassio.
E la Butterfly? Lei e il suo chignon? Pinkerton è uscito a prendere le sigarette e per tre anni non si è più fatto vivo. E tu lo aspetti? Sei scema? Cio-cio-san? Ascolta me.
Fatti sbatterflare da qualcun altro, vedi che fil di fumo.
E poi Violetta. La vera, assoluta e grandissima eroina romantica. Naturalmente tisica.
Si innamora di quel rintronato di Alfredo, libano belli ebeti dai loro calici, vanno pure a convivere... niente. Arriva Germont (che ci ha pure il nome di un camembert) a sfinire l'esistenza. E lei bella tisica, con i giorni che si contano sulle dita di una mano, rinuncia all'amore, rinuncia ad Alfredo, pura siccome un angelo ma idiota come una tinca.
Hai un bel dire «Parigi o cara»: la penicillina non c'è e tu ci rimani, santa donna che sei.
Io non capisco. Più che opere liriche mi sembrano puntate speciali di cronaca nera.
Ironica, irriverente, sarcastica e divertente come solo lei sa...
RispondiEliminaXavier
La Litizzetto è unica riesce ad evidenziare il lato comico di qualsiasi situazione sia scrivendo che facendo interventi televisivi.
RispondiEliminaBuona domenica un abbraccio
enrico
un po cosi è :-)) è condivisibile
RispondiEliminaLa Litizzetto è una donna unica. Di lei, oltre alla sua intelligenza e al suo modo ironico di guardare alla vita, di lei mi piace l'irriverenza che la contraddistingue, che distrugge con due parole le banalità e i luoghi comuni cari all'umanità.
RispondiEliminaScusate il ritardo nel rispondervi... La Littizzetto é un vero ciclone, anche se ultimamente la trovo un pò ripetitiva. Buona giornata miei cari!
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