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mercoledì 30 gennaio 2013

Monologo di Amleto - Essere o non Essere




Monologo dell'Amleto di William  Shakespeare

Essere o non essere, questo è il problema. 
Che cos'è piu' nobile, soffrire nell'animo
per i sassi e i dardi scagliati dall'oltraggiosa fortuna,
o impugnare le armi contro un mare di affanni 
e combatterli fino a farli cessare?
Morire,dormire... niente piu'
e con il sonno dire che poniano fine 
al dolore della carne e alle mille afflizioni naturali
a cui la carne è destinata? 
Questa è la fine che bisogna desiderare ardentemente! 
Morire, dormire.., forse sognare.

Ecco il difficile. 
Perchè quali sogni potranno visitarci 
in quel sonno di morte, quando saremo usciti 
dalla stretta di questa vita piena di affanni mortali,
è un pensiero su cui ci si deve fermare a riflettere. 
E sono proprio pensieri siffatti 
a prolungare la durata della sventura
perchè, 
chi sopporterebbe le sferzate e le irrisioni del tempo,
i torti dell'oppressore, le offese dei superbi, 
le pene di un amore respinto, i ritardi della legge,
l'arroganza dei potenti, gli scherni che il meritevole
pazientemente subisce da parte di gente indegna,
potendo trovare pace da se stesso
con la semplice lama di un pugnale?

Chi sarebbe disposto a portare carichi sulle spalle,
a gemere e sudare per le di, 
a gemere e sudare per le difficoltà della vita,
se non ci fosse il timore di qualcosa dopo la morte, 
questa terra inesplorata 
dai cui confini nessun viaggiatore è mai tornato indietro,
timore che, confondendo la nostra volontà 
ci induce a sopportare i mali di cui siamo afflitti,
piuttosto da spiccare il volo 
verso altri a noi completamente ignoti?

Così la coscienza ci fa tutti vili 
e così il colore innato della risolutezza, 
lo si rovina con una squallida gettata di pensiero
e le imprese d'alto grado e il momento,
proprio per questo, 
cambiano il loro corso
e perdono persino il loro nome di azioni.

6 commenti:

  1. Io ce l'ho questo film: adoro Kennet Branagh e questa sua interpretazione è magistrale!
    Un abbraccio

    RispondiElimina
  2. Intanto continuiamo a chiederci: "essere o non essere"
    è proprio questo il problema... noi siamo e non siamo e mentre decidiamo il futuro è già diventato passato.
    un abbraccio :)

    RispondiElimina
  3. La paura che condiziona anche la morte.
    Magistrale monologo.

    RispondiElimina
  4. Io il film non l'ho visto, ma ho letto molte opere di Shakespeare e mi piace davvero moltissimo!

    RispondiElimina
  5. La coscienza ci fa tutti vili: quanto ci ha colpito questa frase.
    Grazie per aver condiviso Shakespeare con noi.
    Un saluto zamposo

    RispondiElimina
  6. Una delle più belle opere di Shakespeare.
    Kennet Branagh è un grandissimo attore shakespeariano.

    Salutissimi!

    RispondiElimina

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