Hikmet Nazim (Salonicco 1902 - Mosca 1963), poeta turco.
Pubblica i suoi primi versi alla giovane età di 17 anni. Frequenta l'università a Mosca, tornato in patria viene arrestato, colpevole di collaborare con una rivista di sinistra. Costretto a rifugiarsi nuovamente a Mosca ha contatti con le avanguardie e, in particolare, con Majakovkij. Solo un'amnistia generale gli permette di tornare in patria nel 1928.
Tra il 1929 e il 1936 pubblica nove libri che rivoluzioneranno il modo di scrivere turco: libera la poesia dalle convenzioni letterarie ottomane introducendo i versi liberi e uno stile colloquiale.
Dopo i primi approcci letterari con componimenti di carattere tradizionale avviò una rivoluzione (o "depoeticizzazione") nella poesia turca introducendo il verso libero e motivi surreali.
Il più bello dei mari
Tra il 1929 e il 1936 pubblica nove libri che rivoluzioneranno il modo di scrivere turco: libera la poesia dalle convenzioni letterarie ottomane introducendo i versi liberi e uno stile colloquiale.
Dopo i primi approcci letterari con componimenti di carattere tradizionale avviò una rivoluzione (o "depoeticizzazione") nella poesia turca introducendo il verso libero e motivi surreali.
Il più bello dei mari
Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello che vorrei dirti
di più bello
non te l’ho ancora detto.
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